Utopia, violenza, amicizia: un romanzo sul prossimo futuro
04.06.22 - Askanews - Redazione
La storia ruota intorno a Marcenda, la fondatrice della comunità, e indaga l'idea della violenza, della sua genesi e del suo costante ritornare. “C'è violenza in questo romanzo – ha aggiunto l'autore – c'è anche un fatto di sangue inaudito, quando l'ho scritto ho pensato che forse era troppo inaudito, che non potesse essere credibile, ma i fatti di queste ultime settimane e di questi ultimi mesi hanno mostrato a tutti come invece una violenza inaudita sia ancora possibile”.
Il presente entra di continuo nella narrazione, che è ambientata in un futuro molto prossimo, e lo fa sotto forma di tecnologia, attraverso device divenuti obbligatori, per esempio, ma anche attraverso la costante necessità di fare i conti con un'idea di verità che resta complessa e, forse, irraggiungibile. “E' come un non finito in certe sculture – ha concluso Giuliano Gallini – nelle quali viene solo sbozzata una parte e molto rimane nascosto. In questo caso ho voluto lasciare dentro, non sbozzare completamente, figure e discorsi, per permettere al lettore di avere la massima libertà di farlo lui”.